Breve storia dei confetti.

Sgomberiamo subito il campo da un equivoco: il nome “ confetti ” non ha nulla a che fare con i ” confetti ”  inglesi, che sono in realtà pezzi di carta colorata, tradotti in italiano come “coriandoli “. Se navigate spesso in internet, vi sarete accorti di questa discrepanza linguistica!

Per l’origine e la storia dei confetti, dobbiamo risalire agli antichi Romani, che celebravano nascite e matrimoni con i lontani antenati dei confetti di oggi. Ma fino al Rinascimento – come tanti altri dolci – venivano fatti con il miele. L’introduzione della canna da zucchero nelle cucine europee nel XV secolo segnò l’ inizio dell’era moderna per confetti.

storia dei confetti

Nel rinascimento, come nell’antichità, i confetti erano dolci veri e propri, fatti di frutta candita o con mandorle, frutta secca, semi aromatici, nocciole , pinoli, e coperti con un rivestimento duro di zucchero. Ed erano abitualmente serviti non solo ai banchetti di nozze, ma anche in molti piatti importanti.

Troviamo la prima attestazione letteraria dei confetti nel Decameron di Boccaccio nel 1350. Le prime testimonianze di un uso quasi rituale di confetti provengono dal tardo medioevo e dal Rinascimento; nel 1487, secondo le cronache del periodo, più di 100 kilogrammi di confetti vennero consumati durante il banchetto tenutosi al matrimonio di Lucrezia Borgia e Alfonso D’ Este.

La fabbricazione vera e propria dei confetti iniziò in realtà a Sulmona nel 15° secolo. E ben presto i Confetti di Sulmona iniziarono ad essere commercializzati in tutto il mondo, ormai ben noti per il loro inconfondibile sapore dovuto alla purezza dello zucchero utilizzato nella produzione.

L’uso “moderno” dei confetti cominciò a diffondersi in Italia durante il tardo XVIII e gli inizi del XIX secolo, quando apparvero le prime vere fabbriche di confetti. Oggi chi potrebbe farne a meno? E soprattutto come sarebbe possibile rinunciare ad una spettacolare e scenografica Confettata?

 

Roberta Torresan Wedding Planner & Designer