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Category Archives: stile sposa

Pantone 2026: Cloud Dancer e la visione anticipata al Meet Up Wedding Planners Pro

Pantone 2026: Cloud Dancer e la visione anticipata al Meet Up Wedding Planners Pro

Pantone 2026: la storia di un colore che abbiamo indossato prima che esistesse

Ci sono momenti nella mia vita professionale che arrivano con una forza silenziosa, senza clamore, ma con un messaggio così chiaro che solo dopo riesco davvero a decifrarlo.
La serata finale del Meet Up Wedding Planners Pro 2025 è stata uno di quei momenti.

Ricordo ancora la sensazione che ho provato quando sono entrata a Spazio Novecento: una distesa di luce morbida, una sala viva di riflessi, oltre trecento wedding planners avvolte dal bianco. Un bianco che sembrava respirare. Un bianco che raccontava qualcosa che non avevamo ancora detto ad alta voce.

Non sapevamo che poche settimane dopo Pantone avrebbe annunciato il pantone 2026: Cloud Dancer, un bianco naturale, vellutato, appena caldo.
Eppure, quella sera, senza conoscerlo, noi stavamo già vivendo Cloud Dancer.

La notte in cui ho sentito arrivare qualcosa di nuovo

Quando ho scelto il dress code total white per la cena di gala, volevo creare un’esperienza: non un trend, non un effetto visivo, ma un’atmosfera.
Sentivo che quel bianco avrebbe parlato da solo.
Sentivo che era il momento di rallentare, di alleggerire, di far respirare lo sguardo.

Ma non avrei mai immaginato che quella scelta estetica si sarebbe rivelata un annuncio anticipato del pantone 2026.

Oggi, ripensandoci, mi sembra quasi poetico.

Le wedding planner si muovevano nella sala come onde di luce, in un continuo fluire.
Ogni gesto illuminava il tessuto, ogni sorriso diventava un riflesso, ogni incontro un bagliore.

E mentre osservavo quella scena, ho sentito chiaramente che qualcosa stava cambiando.
Era come assistere a un nuovo capitolo del nostro settore che prendeva forma davanti ai miei occhi.

pantone 2026

Cloud Dancer: quando Pantone parla la stessa lingua del nostro cuore professionale

Quando Pantone ha definito Cloud Dancer come “un sussurro di calma in un mondo rumoroso”, ho avvertito una risonanza immediata.
Perché quella frase racconta esattamente ciò che abbiamo vissuto al Meet Up.

Il pantone 2026 non è un bianco qualunque:
è un bianco che accoglie, non che abbaglia; che respira, non che impone; contiene, non che svuota.

Questo colore sembra creato per raccontare il nostro mondo:
un mondo che pulsa di emozioni, di responsabilità, di dettagli microscopici che determinano interi universi sentimentali.

Cloud Dancer è il colore della cura.
Della delicatezza.
Della presenza.
E soprattutto dell’inizio.

E il wedding planning, da sempre, è un’arte dedicata agli inizi.

Quello che ho visto a Spazio Novecento oggi ha un nome: Cloud Dancer

Le planner, avvolte nel loro total white, sembravano parte integrante dell’allestimento.
Si muovevano tra:

  • tavoli specchiati
  • elementi in vetro
  • superfici lunari
  • luce diffusa
  • riflessi morbidi
  • e tutto dialogava con il bianco dei loro abiti.

Oggi so che, senza volerlo, abbiamo creato uno spazio completamente immerso nella vibrazione del pantone 2026 Cloud Dancer.

Ma quella sera non era un concetto: era un’esperienza.

Ed è proprio questo che rende Cloud Dancer così potente.

È un colore che non domina: accompagna.

pantone 2026

Il bianco è il colore più difficile da governare. Ed è per questo che l’ho scelto.

Il bianco è il colore della verità.

Chi lavora nel mondo del design lo sa bene:
il bianco non concede distrazioni, non perdona errori ma amplifica ogni intenzione.

Per questo nel luxury wedding è uno dei colori più complessi, più rischiosi e più affascinanti.

A Spazio Novecento lo sapevo:
quel total white ci avrebbe costretti a essere impeccabili.
A essere coerenti.
A essere autentici.

Non c’è niente che “mascheri” il bianco.
E questo, per me, era il messaggio.

Perché in un settore spesso sovrastimolato, rumoreggiato da mille tendenze che nascono e muoiono con la stessa velocità, avevo bisogno che noi planner ci dessimo il permesso di tornare all’essenziale.

Ed è questo che il pantone 2026 dichiara al mondo:
un ritorno a ciò che conta.

Il pantone 2026 come risposta a un mondo saturo

Viviamo in una società che ci chiede costantemente di fare, di mostrare, di migliorare, di essere ovunque.
E questo vale anche per le coppie, per i fornitori, per chi organizza eventi.

Siamo saturi di stimoli, di immagini, di messaggi visivi.

Cloud Dancer arriva come un respiro.
Come un “finalmente”.

E penso che proprio per questo noi planner lo abbiamo sentito prima che fosse definito:
perché viviamo da vicino questo sovraccarico, e sappiamo quando si è superata la soglia.

Il pantone 2026 è un invito a:

  • creare spazio
  • alleggerire
  • semplificare
  • fare chiarezza
  • ritrovare un ritmo

Questo non significa progettare meno, anzi:
significa progettare meglio.

Con più intenzione, con più cura e più ascolto.

pantone 2026

Il Meet Up come specchio del cambiamento

Ogni anno, il Meet Up non è solo un evento: è un termometro del settore.
È un luogo in cui ci ascoltiamo, ci confrontiamo, ci ricarichiamo.
È la nostra occasione per guardare dall’alto l’onda che arriva e scegliere come cavalcarla.

La scelta del bianco, oggi lo capisco meglio, è stata la nostra risposta collettiva a una necessità profonda:
la necessità di ripartire da una tela pulita.

E Cloud Dancer è esattamente questo:
una tela.
Una promessa.
Una possibilità.

Cosa racchiude davvero Cloud Dancer (e perché parla così tanto di noi)

Cloud Dancer è un bianco che vibra di:

1. Purezza emotiva

Non ingenua, ma consapevole.

2. Eleganza naturale

Non strutturata, non calcata, non pretenziosa.

3. Luce morbida

Che accarezza, non che abbaglia.

4. Trasparenza

Che invita alla verità, alla cura, alla precisione.

5. Nuovi inizi

Quelli che scegliamo ogni giorno quando decidiamo di accompagnare una coppia nel loro momento più importante.

In ogni progetto internazionale, ogni tavolo, ogni texture, ogni drappeggio, io cerco sempre un colore che non si limiti a “decorare”, ma che parli.

E Cloud Dancer parla.
Racconta.
Invita.

Per questo il pantone 2026 mi emoziona così tanto: perché sento che racconta esattamente la direzione che il wedding design prenderà nei prossimi anni.

Come ho vissuto, da professionista, la rivelazione del Pantone 2026

Quando Pantone ha annunciato ufficialmente il colore, ero sul treno.
Ho aperto il comunicato e ho sorriso.
Un sorriso pieno, pienissimo.

Perché la mia mente è tornata immediatamente alla serata del Meet Up.
Alle planner che brillavano come particelle di luce.
Alla calma che si respirava.
A quel bianco che ci aveva abbracciate tutte.

E ho pensato:
“Lo avevamo capito. Lo avevamo già scelto.”

E forse questo è uno dei doni più belli del nostro lavoro:
la capacità di anticipare, di intuire, di sentire prima degli altri ciò che si muove nel mondo.

Il pantone 2026 non mi ha sorpreso:
mi ha confermata.

pantone 2026

Cosa significa Cloud Dancer per il futuro del wedding design

Vedo un futuro in cui il wedding sarà sempre più:

  • pulito
  • essenziale
  • caldo
  • poetico
  • naturale
  • immersivo
  • profondamente umano

Vedo un futuro in cui le scenografie cercheranno meno l’effetto “wow” immediato e più l’effetto “ricordo”.

In cui la bellezza non sarà gridata, ma respirata.

In cui le coppie cercheranno spazi visivi che restituiscano calma, presenza, autenticità.

Rivedere la nostra serata con la consapevolezza di oggi

Quando guardo le fotografie, vedo molto più di una cena di gala.
Vedo:

  • un settore unito
  • una comunità che cresce
  • donne che brillano
  • colleghe che diventano onde
  • una visione condivisa
  • un momento di transizione
  • un nuovo inizio

E tra tutte le immagini, ce n’è una che porto nel cuore:
io che osservo, in silenzio, quella distesa di bianco che sembrava infinita.

Quella visione, oggi, ha un nome: Cloud Dancer.

E sapere che il mondo del design lo celebrerà per tutto il 2026 mi riempie di gratitudine.

Perché sento che, quella notte, abbiamo dato vita a qualcosa più grande di un allestimento.
Abbiamo dato forma a un sentire collettivo.

Pantone 2026: un colore che ci restituisce a noi stesse

Cloud Dancer ci chiede di essere:

  • gentili
  • intenzionali
  • precise
  • presenti
  • autentiche

Ci ricorda che possiamo creare bellezza senza sovraccarico.
Che la sottrazione è una forma di cura, la leggerezza è un valore e che il silenzio ha una sua potenza.

E questo, per me, è il regalo più grande del pantone 2026.

È un colore che parla a noi planner, al nostro bisogno di ritrovare direzione.
E parla alle coppie, al loro bisogno di sentirsi viste, accompagnate, comprese.

pantone 2026

Conclusione: Cloud Dancer è il nostro nuovo inizio

La sera del Meet Up 2025 non sapevamo di stare indossando il futuro.
Non sapevamo di stare raccontando il Pantone 2026.
Non sapevamo di essere, ancora una volta, un passo avanti.

Ma oggi lo so.
Oggi lo vedo.

Quel bianco non era un caso.
Era una chiamata.
Un’intuizione.
Un allineamento.

Pantone lo chiama Cloud Dancer.
Io lo chiamo una promessa mantenuta.

E so che da qui inizierà un nuovo capitolo:
più luminoso, più pulito, più consapevole.

Un capitolo che scriveremo insieme, come sempre.

Roberta Torresan

Wedding Planner & Designer

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Alta moda a Roma: “La metamorfosi” di Elisabetta Polignano a Villa Fonte Nuova

Alta moda Sposa: “La metamorfosi” di Elisabetta Polignano a Villa Fonte Nuova

Il nuovo appuntamento dell’Alta moda Sposa a Roma porta le firme di Elisabetta Polignano, Lidia dell’Orefice anima del Giardino fiorito delle Spose, e naturalmente Roberta Torresan.

 

Il 23 ottobre 2021, nella bellissima location per matrimoni Villa Fonte Nuova, ha preso vita uno straordinario evento dedicato all’alta moda sposa, quella moda che parla di eccellenza e Made in Italy.

 

L’evento

La serata, dedicata a “Metamorfosi“, la nuova collezione bridal di Elisabetta Polignano, è stata resa possibile grazie alla collaborazione di uno speciale team di professionisti del wedding. Lidia dell’Orefice, volto dell’Alta moda Sposa a Roma spicca tra i nomi protagonisti dell’evento grazie al suo carisma e al suo amore per i tessuti e il design da sposa Made in Italy.

La nostra Roberta, madrina della serata,  ha curato il design con il suo stile unico e ha realizzato  l’affascinante mood onirico che avvolgeva la passerella e gli ospiti accorsi a partecipare.

Garanzia di successo sono stati come sempre:

 

 

Elisabetta Polignano e la sua “Metamorfosi”

“Metamorfosi”, la nuova collezione bridal di Elisabetta Polignano, porta l’alta moda sposa in una dimensione di valore attenta alle tematiche contemporanee, prima tra tutte l’eco-sostenibilità.

Guarda al mondo, in particolar modo alla natura e lo fa con tessuti naturali come juta, cotone organico, canapa.

Ma il viaggio non finisce qui. Con il sempre affascinante Mikado-Duchesse bianco puro  e volumi eterei, Elisabetta attraversa le epoche. Se bustini, perle e intrecci dicono Rinascimento, biker e maxi-gonne in plastica trasparente e riciclata urlano Rock, Londra, Futuro.

 

Redazione magazine www.robertatorresan.it

 

 

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Collezione Elisabetta Polignano 2021: elogio alla libertà

Collezione Elisabetta Polignano 2021: elogio alla libertà

Il 10 e l’11 ottobre Elisabetta Polignano è arrivata a Roma per il primo trunk show della collezione 2021. Insieme abbiamo accolto le future spose nell’atelier il Giardino Fiorito delle spose e con l’occasione ho realizzato un’intervista per voi.

 

È stato bellissimo ritrovarsi e sentire quanto il nostro settore sia vivo e ricco di bellezza da offrire!

Le vibrazioni sono state infinite. Ammirare la nuova collezione di Elisabetta Polignano, eccellenza del made in Italy, è stata come una ventata di freschezza e creatività.

Ho incontrato Elisabetta lo scorso 10 ottobre, nell’atelier romano Il Giardino Fiorito delle Spose di Livia dell’Orefice, in compagnia della bridal stylist Tamara d’Andria.

Dopo mesi passati a distanza, abbiamo scelto di accogliere insieme le bellissime spose del 2021 alla ricerca dell’abito perfetto. Con l’occasione, ho deciso di coinvolgere l’eclettica Elisabetta in un’intervista, per farmi raccontare direttamente da lei qualche curiosità sulla nuova collezione e un po’ di idee per il futuro.

Abbiamo parlato di donne, di libertà e made in Italy.

 

In una diretta fatta insieme lo scorso marzo, avevi già annunciato una collezione dedicata a una donna libera.

Eccola! Sono proprio io. Quando parlo di libertà parlo di me, quindi della libertà di essere se stessi e di scegliere l’abito che si ha voglia di indossare, senza dover rimanere nei canoni o lasciarsi condizionare dai social o da quello che c’è intorno. Libertà vuol dire guardarsi, sentirsi e vedersi belle. Scegliere ciò che abbiamo dentro.

 

A chi dedichi questa collezione?

Le mie muse ispiratrici sono le spose, quindi dedico sempre le mie collezioni a loro e alla loro personalità. Non ho come riferimento una figura astratta, al contrario sono figure concrete che vivo quotidianamente nel mio atelier a Oleggio. Quando disegno le mie collezioni penso al loro.

 

Clementide: abito romantico ampio e fluttuante

 

Una parola con cui definiresti questa nuova collezione, anche in relazione alla scelta dei materiali.

Leggerezza. Quando parlo di libertà parlo anche di leggerezza. Mi ispiro all’idea di una sposa “aerea” , mai pesante. Ho lavorato molto con il mikado nella linea Classic, ma in maniera leggera e destrutturata. Immagino una sposa che quando cammina sfiora il terreno, quasi sospesa come in un sogno. Questa è la sensazione che ho voluto dare.

 

Quest’anno molte spose sono state costrette a rinunciare al loro matrimonio a causa degli eventi che ci hanno colpito. Come pensi che tutto questo stia influendo sulla scelta dell’abito? Pensi che le spose ne acquisteranno uno nuovo?

Non c’è bisogno di cambiarlo. Io ribadisco sempre che l’abito da sposa viene scelto con il cuore, non esiste una vera e propria tendenza. Se l’abito è curato nei tessuti, nei particolari e ti ha fatto emozionare, non c’è assolutamente bisogno di cambiarlo. Bastano piccoli particolari per renderlo diverso, movimentato e trasformabile.

I miei abiti sono sempre trasformabili.

 

Penso che ogni avvenimento importante tenda a influenzare la sensibilità e la creatività di un artista. Ciò che abbiamo vissuto nei mesi passati, credi possa influire in qualche modo sulle tue prossime creazioni?

Quanto è accaduto mi ha fatto ulteriormente pensare alla mia creatività. Diciamo che si è sviluppata ancora di più. C’è questa voglia di creare cose nuove, diverse. Ho disegnato accessori molto belli per l’inverno, giacche, cappe, cappotti. Tutti elementi che rendono ancora più importante l’abito.

La creatività quindi è andata avanti, ma senza dubbio c’è bisogno di più concretezza: quest’anno le collezioni sono più rigorose. Troviamo, infatti, abiti più vendibili e meno “da sfilata”.

 

Siamo al primo trunk show della nuova collezione. Che sensazioni hai avuto dalle spose che hai incontrato.

La sensazione è stata molto bella. C’è una gran voglia di matrimonio, di unione, di stare insieme. Ho notato che le spose si lasciano consigliare dai professionisti. Vogliono sentirsi coccolate nella scelta di un abito speciale, sartoriale, realizzato con tessuti importanti, ricco di dettagli. Mi sono resa conto che prestavano molta attenzione a questi particolari, li notavano. È una cosa eccezionale riuscire a riconoscere un abito che veste la propria felicità.

LOTO: Abito morbido in cady

 

Anche io ho avuto modo di notare una maggiore attenzione verso i dettagli. È di certo una cosa positiva.

Sì. Infatti colgo l’occasione per dire a tutte le spose di toccare gli abiti, di sentirli per poter apprezzare davvero la struttura di un abito italiano, cucito e studiato in Italia.

ALDRIN: Abito ampio strutturato in mikado di seta soft.

 

In questo momento storico è molto importante dare spazio al Made in Italy che, altrimenti, rischia di subire una battuta d’arresto non indifferente.

Lo dico sempre. Puntiamo sul nostro mercato. Siamo geniali, abbiamo una fantasia notevole. Scegliamo un prodotto italiano: ha un valore aggiunto. L’abito viene fatto su misura, è unico e costruito sulla sposa. La mette al centro e  riesce a tirare fuori ciò che davvero ha dentro.

 

 

Roberta Torresan Wedding Planner & Designer

 

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Come Scegliere le Scarpe da Sposa Perfette per Te!

Come Scegliere le Scarpe da Sposa Perfette per Te!

 

La scelta delle tue scarpe da sposa è una delle parti meno stressanti e più divertenti dello shopping per il tuo Bridal Look.

Sai già quale taglia porti e probabilmente sai anche quali stili ti piacciono… o almeno quelli che non ti piacciono.

È un ottimo punto di partenza!

Anche se la scelta delle scarpe dovrebbe essere piuttosto semplice, ci sono alcune cose che dovresti considerare prima di cercare il paio giusto per te.

 

scarpe da sposa

scarpe da sposa scarpe da sposa scarpe da sposa

scarpe da sposa

 

Budget

Come per il budget di qualsiasi altra cosa riguardante il matrimonio, il prezzo delle scarpe da sposa è qualcosa che devi decidere in base a quanto tu e il tuo partner potete spendere.

Non esiste un importo fisso che dovresti o non dovresti spendere.

Detto questo, il tuo matrimonio è un’ottima scusa per concederti il lusso di quel paio di scarpe di marca su cui stai sbavando da anni.

Qualunque cifra tu decida di spendere, assicurati di includere l’importo delle scarpe nel tuo budget totale che dovresti avere già preparato fin dai primi passi del processo di pianificazione.

 

Altezza del Tacco

Questa è la decisione più importante e complicata da prendere quando si tratta di scegliere le scarpe da sposa, principalmente perché dipende da fattori diversi.

 

  • Lunghezza dell’abito: dovresti assolutamente aspettare di aver scelto l’abito prima di iniziare a cercare le scarpe.

La maggior parte degli abiti ha una lunghezza standard.

A seconda della tua altezza, la lunghezza dell’abito può determinare l’altezza del tacco che dovresti indossare.

Il commesso che ti aiuta quando acquisti il ​​tuo abito dovrebbe essere in grado di dirti la lunghezza standard di quella marca e consigliarti l’altezza massima del tacco per quell’orlo.

Se l’abito è lungo fino al pavimento, quando indossi le scarpe, l’orlo dovrebbe sfiorare il pavimento.

Se l’abito ha un orlo alto-basso o non tocca il pavimento, le opzioni di altezza del tacco sono più varie.

 

Comfort fisico

Questo è un fattore determinante per scegliere l’altezza del tacco.

Molte spose credono di dover indossare a tutti i costi tacchi alti il ​​giorno del loro matrimonio – non sentirti così! Il tuo matrimonio è una festa, vuoi ricordare le risate e i balli con i tuoi amici e la tua famiglia, non quanto ti stessero uccidendo i tuoi piedi.

Scegli un’altezza del tacco con cui ti senti a tuo agio.

Se solitamente vivi con i tacchi e ti senti nuda indossando qualcos’altro, allora provaci!

Ti consigliamo di scegliere un marchio che conosci e ami in modo da sapere con sicurezza che ti sentirai a tuo agio ballando e camminando tutto il giorno.

Se non indossi mai i tacchi e quando ci provi ti senti come se stessi inciampando su te stessa, vai di scarpe basse.

Al giorno d’oggi molti designer stanno realizzando diverse versioni formali carinissime di scarpe basse.

Se sei un mix tra le due opzioni, prova entrambe.

Prenditi il ​​tuo tempo, prova le scarpe e vedi quale ti piace di più.

 

Stile e Colori

Quando cerchi le scarpe, prova a scegliere qualcosa che integra lo stile del tuo abito.

Ora, questo non significa che deve essere perfettamente uguale. Solo perché il tuo abito è di raso non significa che le tue scarpe debbano essere identiche.

Vedila così invece: “Cosa starebbe bene con il mio abito?” Ad esempio, se il tuo abito è un abito romantico in tulle, pensa a un sandalo con cinturino pastello con dettagli floreali o in rilievo.

Oppure, se il tuo abito è più minimalista, prova una decolleté a punta per aggiungere quel tocco in più.

Un malinteso comune è che le scarpe da sposa debbano essere sempre bianche o restare su toni simili: totalmente falso!

In realtà le scarpe sono un ottimo posto per aggiungere un tocco di colore, magari uno dei colori meno utilizzati nel tuo completo o un”Something Blue”.

Anche i colori metallici sono una scommessa sicura perché vanno bene con tutto!

 

Location

È una buona idea considerare il luogo in cui si svolgerà il matrimonio quando scegli le scarpe, soprattutto se è all’aperto.

Potresti innamorarti di quei tacchi a spillo, ma il pensiero di doverli usare per camminare nell’erba o nella sabbia può farti cambiare idea.

Alcune scarpe si prestano all’aperto più di altre.

Le scarpe basse sono sempre un’ottima opzione rispettosa della natura, ma se hai bisogno di altezza extra data da un tacco, considera una zeppa.

La maggior parte delle zeppe hanno un design piuttosto casual ma ci sono alcune opzioni formali, potrebbe essere solo un po’ più difficile trovarle.

I tacchi grossi sono un altra buona opzione.Ti danno altezza e sono abbastanza stabili nella maggior parte delle ambientazioni esterne.

Se hai trovato le scarpe che fanno per te e hanno un tacco non compatibile con un terreno più morbido, non temere! Ci sono alcune aziende, che vendono punte per tacchi. Si agganciano alla punta del tacco e distribuiscono il peso su una superficie maggiore, impedendoti di affondare.

 

Roberta Torresan Wedding Planner & Designer

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Cosa Fare con il Tuo Abito da Sposa Usato?

Cosa fare con il tuo abito da sposa usato?

Che si tratti di seta, raso o pizzo, l’abito da sposa usato è molto più che un semplice abito da mettere nell’armadio e dimenticare in soffitta. Per molte spose, l’abito è l’incarnazione del loro stile e della loro storia d’amore personale.

Le donne moderne credono molto poco alle fiabe, ma indossare un abito da principessa il giorno delle nozze può donare un po’ di magia a chiunque. Con tutte queste emozioni implicate, decidere cosa fare con il tuo abito dopo le nozze può essere una scelta molto difficile.

Molte di voi decidono di conservare l’abito: in quel caso è bene appenderlo subito dopo le nozze, ed affidarlo poi ad una lavanderia professionale specializzata in abiti da sposa, in particolare in caso di macchie di champagne. Conserverete l’abito in una scatola sigillata posizionata su uno scaffale alto o in un armadio.

 

abito da sposa usato

 

Qui di seguito ci sono invece dieci idee molto più creative da realizzare con il vostro abito da sposa usato:

  • Portalo da una sarta e trasformalo in un abito da sera o in un completo di lingerie.
  • Ricavane un abitino per il battesimo di tua figlia.
  • Crea una galleria di abiti di famiglia, da tramandare e consolidare nel tempo.
  • Donalo al Monastero di Santa Rita da Cascia, verrà messo a disposizione delle spose che non se lo possono permettere.
  • Vendilo su abitidasposausati.eu
  • Mettilo all’asta per una causa benefica.
  • “Trash your Dress”: ormai da qualche anno va di moda il servizio fotografico post-matrimonio in cui l’abito da sposa usato viene distrutto, rovinato o messo a dura prova, come? Nel mare, in spiaggia, in un prato oppure nella polvere…
  • Usa parti del vestito per creazioni assolutamente originali, come ad esempio le decorazioni delle cornici dove hai esposto le foto del tuo matrimonio.

photocredits | TheWeddingTraveller

 

 Roberta Torresan Wedding Planner & Designer

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Le tendenze degli Abiti da Sposa per la Primavera 2015

Le tendenze degli Abiti da Sposa per la Primavera 2015.

La primavera 2015 si sta avvicinando per le spose che hanno già iniziato a pianificare i loro matrimonio, e ci affacciamo quindi a vedere quali saranno le tendenze per gli abiti da sposa.
Ogni stagione presenta una serie di nuove tendenze, come è accaduto la scorsa primavera, con alcune scollature inedite, delle gonne innovative, tanti colori e tanti accessori.
Rispetto alle presentazioni dei nuovi abiti degli anni scorsi, le sfilate per il 2015 hanno instillato una ventata di entusiasmo per quello che si preannuncia accadrà nel mondo degli abiti da sposa: scollature sotto la spalla, colori audaci, sopraggonna in tulle, mantelle e colli hanno ispirato molte delle collezioni degli stilisti della primavera 2015.

Le scollature sotto la spalla erano una evoluzione naturale per molti stilisti come Oscar de la Renta ad esempio. Nelle stagioni precedenti le scollature ad una spalla, le scollature finte e le maniche lunghe avevano avuto il monopolio delle sfilate. Questa volta le spose potranno indossare un abito con le maniche, ma senza sembrare troppo coperte.

Successivamente, nuovi colori sono emersi in molte delle sfilate dei sarti più celebri: blue, grigi, e persino il verde menta hanno rubato i riflettori al rosso, all’avorio, e, naturalmente, agli abiti bianchi che siamo abituati a vedere.

Gli abiti più creativi vantavano gonne convertibili, in particolare in tulle. Stilisti come Hayley Paige e Theia hanno infatti realizzato nuove silhouette che offrono alcune opzioni versatili, stravaganti e moderne per il grande giorno, con l’aggiunta di un atmosfera giocosa ed eterea.

Le spose che vogliono un effetto di grande impatto scenico quando faranno il loro ingresso in chiesa, apprezzeranno l’uso di un mantello. Che si tratti di un semplice finto mantello o di un travolgente cappotto a tutta lunghezza come quello di Angel Sanchez, un mantello permette di coprirvi per la cerimonia e di scoprire un nuovo look al ricevimento.

Ultimo ma non meno importante, scoprirete la novità dei colli nei top di pizzo, degli abiti di Marchesa, Mira Zwillinger e Naeem Khan, che daranno al vostro abito una finitura regale.

 

abiti da sposa 2015 primavera

 

Roberta Torresan Wedding Planner & Designer

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Due abiti per una sposa

Due abiti per una sposa.

Pare che la tendenza più alla moda per la sposa non è se scegliere un abito senza spalline o con le maniche, ma scegliere tutti e due gli abiti! Sempre più spose stanno comprando due abiti da sposa per il grande giorno. Ma è una scelta studiata  o un caso di indecisione ?

 

In realtà spesso le spose non sono in grado di scegliere un look specifico per il giorno del matrimonio, mentre selezionando due abiti possono creare due situazioni completamente diverse! Una sposa può amare l’idea di una ampio abito romantico per la cerimonia , in modo che si possa sentire come una principessa . Poi però può scegliere di cambiarsi entrando in un abito corto e molto più sexy per il ricevimento.

 

Naturalmente , ci possono anche essere ragioni pratiche. Per alcune spose, l’abito usato per entrare in chiesa potrebbe diventare ingombrante e pesante da indossare poi durante tutto il resto della giornata.

 

Certo, due abiti potrebbero incidere molto sul budget, quindi chiarite subito le vostre intenzioni ai consulenti dell’atelier in modo che possano orientare le vostre scelte verso due abiti che soddisfino i vostri gusti e i vostri obiettivi di spesa.

 

Cambiare l’abito da sposa può sembrare una nuova tendenza, ma in realtà ha una lunga storia . Già nel 1930 molte spose cambiavano abito al termine del ricevimento, per fare una uscita in grande stile verso la loro luna di miele.

 

Molti designer oggi stanno creando degli abiti da “Taglio della Torta”.  Sono abiti divertenti e frizzanti, destinati ad essere indossati verso la fine del ricevimento quando si taglia la torta, per poi ballare fino a tarda notte. Questi abiti sono spesso molto meno costosi di un vero e proprio secondo abito da sposa, e si prestano molto bene ad essere indossati di nuovo!

 

Usate il momento dell’attesa per il taglio della torta per passare da un abito all’altro. Si suppone infatti che avrete già avuto un po’ di tempo per le foto con il vostro abito da cerimonia.

 

La tendenza del doppio abito sta diventando così popolare, che molti designer stanno creando anche degli abiti da sposa due-in-uno. Sono cioè abiti convertibili che permettono alla sposa di avere un look da favola per la sua cerimonia e poi trasformare l’abito giusto in tempo per  il ricevimento!

 

Roberta Torresan Wedding Planner & Designer

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Il ruolo dello sposo: 5 compiti ai quali non potete sottrarvi

Il ruolo dello sposo: 5 compiti ai quali non potete sottrarvi.

Una volta che hanno comprato l’anello e  definito la data del matrimonio, molti sposi ritengono che lasciare la pianificazione delle nozze alla sposa sia l’opzione migliore. Forse gli uomini non provano particolare entusiasmo per le composizioni floreali o forse vogliono solo evitare discussioni pre-matrimonio .

Ci sono, tuttavia , alcuni aspetti dell’organizzazione delle nozze che tradizionalmente competono allo sposo, quindi accettate le vostre responsabilità e portate a termine al meglio i vostri compiti:

 

Le scelte di fondo.

Ci sono tre elementi chiave nei quali lo sposo deve essere coinvolto fin dall’inizio e sono: il budget di nozze , la lista degli invitati, e la lista di nozze. Il budget e la lista degli invitati devono essere valutati prima di iniziare a prenotare qualsiasi altro servizio. La lista di nozze sarà probabilmente il più divertente dei tre, e può essere la ricompensa offerta allo sposo per la fatica di avere partecipato ai primi due!

 

L’auto per il matrimonio.
Potrebbe essere sessista suggerire che lo sposo sarà più interessato all’auto rispetto alla sposa , ma scegliere e prenotare l’ auto del matrimonio di solito è responsabilità dello sposo. Gusti personali a parte, dovrebbe solo essere sicuro che si adatti con il tema del matrimonio, e che sia perfetta per farvi entrare agevolmente il vostro (voluminoso) abito da sposa.

 

ruolo dello sposo

 

La prenotazione dell’hotel.

Prenotare e pagare l’hotel per la vostra prima notte come una coppia sposata è responsabilità dello sposo. Questo dovrebbe essere abbastanza semplice se il vostro ricevimento si terrà in un hotel che dispone di una suite per la luna di miele. Se questo non è il caso, assicuratevi di lasciare il ricevimento in tempo per arrivare ad un hotel adatto a rimanere nei vostri ricordi.

 

La luna di miele.

Lo sposo dovrebbe prenotare la luna di miele con diversi mesi di anticipo. Se non avete deciso di scegliere la meta insieme, è sempre una sorpresa molto gradita se lo sposo rivelerà la destinazione alla sposa solo all’ultimo momento. Magari date solo qualche indicazione per preparare i bagagli, ma siamo convinti che questa tradizione andrebbe reintrodotta.

 

L’abito dello sposo.

La sposa potrebbe desiderare che lui indossi un abito con uno stile particolare, adatto all’abito di lei o allo stile del matrimonio. Ma la decisione finale spetta allo sposo, che avrà cura anche di comunicare ai testimoni o agli invitati uomini i suoi eventuali desideri o richieste in tema di dress code.

 

Roberta Torresan Wedding Planner & Designer

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La scelta delle fedi nuziali tra moda e tradizione

La scelta delle fedi nuziali tra moda e tradizione.

Parlando di fedi nuziali, vome molti di voi  ben sanno, la scelta del dito non è casuale: come si legge in letteratura classica, dall’anulare sinistro parte una vena che arriva dritta al cuore.

E non dimentichiamo che il cerchio è il simbolo dell’unione perfetta, dove il sentimento fonde la coppia e il due diventa uno.

Quando si tratta di scegliere le fedi nuziali, entrano in gioco mode, tradizione e galateo, ma l’ultima parola spetta agli sposi. Vediamo allora di fare un po’ di ordine:
Fede classica: per i tradizionalisti che vogliono seguire le usanze fino all’ultimo dettaglio. È una fascetta mezzatonda con gli angoli smussati, alta 4 mm, con una grammatura tra i 3 e i 10 g e l’interno piatto.

Fede comoda: simile alla classica, ma con l’interno bombato e una sezione che va da 1 mm a 2 mm. L’altezza e la grammatura sono invariate rispetto alla fede classica.

Fede mantovana: nota anche col nome di fede larga, la mantovana è più alta rispetto alla fede classica: 6 mm, per una grammatura e uno spessore invariati.

Fede francesina: più discreta degli altri modelli, coi suoi 3 mm di altezza e una grammatura tra i 3 g e i 5 g. Interno rigorosamente piatto, anche in questo caso, per agevolare l’incisione.

Fede piatta: scelta minimal chic che rinuncia allo spessore tridimensionale.

Fede incrociata: fede a più cerchi, incrociati tra loro. Genericamente a questo modello si associa proprio la scelta di più metalli, per sottolinearne cromaticamente il design.

Fede bicolor: fede classica, comoda o mantovana, fusa con più metalli preziosi. Un unico cerchio ma con più metalli, di colori differenti.

Fede di brillanti: c’è chi riserva le pietre preziose all’anello di fidanzamento e chi non ci rinuncia nemmeno sulla vera. Una al centro o tutt’intorno all’anello, verso l’esterno, ma anche sui bordi o verso l’interno.

Anelli vintage: per la promessa d’amore, si può optare anche per anelli vintage, con o senza pietra, appartenuti a nonni, avi, genitori.

 

Dai modelli ai materiali. Ogni varietà d’oro è la benvenuta: l‘oro giallo è la scelta tradizionale, ma il ventaglio di possibilità spazia dal platino all’oro nero, senza esclusione di colpi. Le variazioni sul tema sono infinite ma ricordate che la fede non si toglie mai, quindi il metallo deve resistere negli anni, giorno e notte, d’estate e d’inverno.

Per quanto riguarda le incisioni all’interno, la tradizione suggerisce d’inserire i nomi dei due sposi e la data delle nozze, ma c’è anche chi preferisce personalizzarle con una frase che abbia un senso tutto speciali per i due sposi.

credits | style.it

 

Roberta Torresan Wedding Planner & Designer

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Wedding Shoes: guida alla scelta delle scarpe da sposa

Wedding Shoes: guida alla scelta delle scarpe da sposa.

Il giorno del vostro matrimonio volete sentirvi belle, bellissime. Acquistato l’abito, arriva il momento da noi donne tanto atteso: la scelta delle scarpe da sposa!
Che siano tacco 12, 9 o 7, ecco qualche piccolo consiglio della wedding planner che vi guiderà nella scelta delle vostre tanto sospirate “Wedding Shoes”.

 

scarpe da sposa

 

1 – Comfort: Ricordate che dovete scegliere delle scarpe che indosserete dalle prime ore del mattino fino a tarda notte, ma le migliori scarpe da sposa sono appositamente progettate a questo scopo e hanno una imbottitura supplementare. Non fate l’errore di acquistare scarpe a buon mercato perché ve ne pentirete.

 

2 – Costo: tutti hanno un budget e ottenere un vero affare è di primaria importanza, ma comunque dovrete essere disposte a pagare per le scarpe almeno un 10-15% rispetto al valore dell’abito.

 

3 – La scelta del materiale: Seta o raso sono tradizionalmente le due scelte più popolari per le scarpe da sposa, ma il vostro abito e il gusto personale dovrebbero avere un maggiore impatto. Soprattutto se si indossa un abito non tradizionale.

 

4 – La prova: Assicuratevi di avere le scarpe per la prova dell’abito. Ordinatele in anticipo, considerato che spesso richiedono tempo.

 

5 – Colore: Le scarpe dovrebbero essere in linea con il vestito e con il tema del vostro matrimonio; dovrebbero anche riflettere il vostro stile. Una sposa più tradizionale può decidere per l’esatta corrispondenza con il colore del suo vestito.

 

6 – Tacco alto, tacco sexy o versatili?: Vorrei suggerire di indossare quello che normalmente utilizzate su una base quotidiana, non è il caso di fare esperimenti il giorno delle vostre nozze.

 

7 – Matrimonio in spiaggia o nozze invernali?: Sulla spiaggia considerate delle infradito originali o delle scarpe che affondino meno nella sabbia e che si possano togliere facilmente per camminare a piedi nudi. Se il vostro matrimonio è destinato a climi più freddi andrà meglio uno stivaletto che non solo terrà i piedi caldi, ma aggiungerà stile al tema delle nozze.

 

photo credits: Louboutin | Jimmy Choo

 

Roberta Torresan Wedding Planner & Designer

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