Consulenze di portamento con Tamara D’Andria, l’amica della sposa

Tamara d’Andria è tornata a trovarci con un live Facebook dedicato alle spose e ci ha svelato alcune linee guida delle sue consulenze di portamento.

 

Tamara D’Andria, come recita il suo payoff, è l’amica della sposa. Parla con estrema sicurezza e competenza del suo lavoro e non nasconde l’emozione che la lega a esso.

Nasce come consulente di immagine, ma vanta una lunga carriera da modella di abiti da sposa. Nel 2014 apre il suo blog  Look Like a Model e si forma come bridal stylist a Milano.

Da anni propone alle spose consulenze di portamento, generalmente concentrate nei due mesi che precedono il matrimonio e le accompagna nei momenti più importanti del grande giorno, dalla vestizione al ricevimento.

consulenze di portamento

 

Consulenze di portamento

Non ci sono libri e tappeti durante le consulenze di Tamara, al contrario, i suoi incontri si trasformano in un percorso di ricerca e consapevolezza di se stesse e del proprio corpo.

Il giorno del matrimonio, la sposa indossa per la prima volta un abito che porta con sé un carico emotivo non indifferente.

È molto semplice, anche a causa dell’eccessiva tensione, incorrere nel rischio di rovinare tutto, con un portamento inadeguato al tipo di abito o con movimenti che non valorizzerebbero i diversi dettagli che compongono l’intero progetto a cui la sposa ha dedicato moltissimi sforzi.

Tamara è lì per questo, per lavorare e costruire l’immagine più giusta per la sposa, attraverso un processo di riconoscimento.

 

Segreti di portamento per il matrimonio

Nella diretta Facebook, Tamara ci ha svelato alcune linee guida delle sue consulenze, utili per avere un’idea di quali siano i momenti chiave del grande giorno e quali elementi vanno a condizionarli. Cominciamo!

 

Le scarpe

Ne avevamo parlato già qualche articolo fa, ma è sempre bene ripeterlo. Se la sposa non è abituata a portare un tacco 12, è opportuno che non cominci a farlo proprio il giorno del matrimonio. Anche in questo caso è meglio ascoltare il proprio corpo. È consigliabile scegliere una scarpa più bassa, ma che faccia sentire la sposa a suo agio.

Cambio scarpa durante il ricevimento? Sì, ma senza ridurre l’altezza del tacco. Tutt’al più è meglio preferire una scarpa con un tacco largo o una zeppa.

 

Camminata

Sguardo in avanti, braccia morbide e la sposa è pronta per attraversare la navata, assaporando tutti i passi che la separano dal futuro marito. Il movimento deve essere armonioso e a ritmo di musica.

Il modello dell’abito naturalmente condiziona la camminata: un abito da sposa a sirena richiede una camminata sostenuta, al contrario uno principesco si accompagnerà a passi morbidi e lenti.

Cosa non deve mai fare la sposa?

  • Non deve calciare l’abito
  • Non deve mai indietreggiare: se l’abito indossato ha la coda, la sposa dovrà girare attorno a essa.

 

consulenze di portamento

Bouquet

Tra l’emozione della giornata e la tensione accumulata nei mesi, molto spesso la sposa finisce per considerare il suo bouquet una coperta di Linus, senza dargli l’attenzione che merita.

Tamara ha condiviso con noi regole di bon ton e consigli molto interessanti per valorizzarlo al meglio.

L’ingresso in chiesa si fa con il bouquet nella mano sinistra, dopodiché è bene che sia posizionato tra gli sposi, per renderlo sempre presente nelle foto.

Scegliere il bouquet in base alla propria forma fisica è fondamentale così come farlo vedere. Se si decide di tenerlo con una mano, deve essere rivolto verso gli ospiti; se invece la sposa preferisce cingerlo con entrambe le mani, le stesse devono unirsi alla base del bouquet che resterà in posizione verticale, all’altezza del fianco.

Attenzione al primo incontro con il bouquet! Il gambo deve essere ben asciutto, altrimenti finirà per macchiare il l’abito.

 

Automobile

In questo momento come nei precedenti la consulente è molto importante, è la guida che ogni sposa vorrebbe per combattere quell’indecisione nei movimenti che rischia di sgualcire l’abito.

Tamara ha le idee molto chiare: la sposa deve entrare e uscire dalla stessa portiera.

Una volta in macchina, il bouquet viene consegnato all’autista che si occupa di riporlo in un luogo fresco e il velo trova il suo posto sul braccio della sposa, mentre la coda dell’abito le copre le gambe.

Arrivati in chiesa, il papà della sposa guadagna la scena: è lui che deve aprire la portiera e mettere la calata, ma solo dopo aver avuto l’ok dal fotografo. Non conservare uno scatto di questo istante sarebbe un vero peccato.

Per quanto riguarda le fedi invece, bisogna organizzarsi giorni prima con una persona della famiglia che non sia la mamma. Giunto il momento degli anelli, il marito slaccia il nastrino e la donna indossa per prima la fede.

 

Scatti fotografici

Durante la consulenza, Tamara e la sposa definiscono il profilo migliore da far inquadrare al fotografo, aspetto che influisce anche sulla scelta dell’acconciatura.

Anche in questo frangente il bouquet non deve coprire il vestito, la sposa sorride in modo elegante con gli occhi e non mette mai le mani sui fianchi.

consulenze di portamento

 

Pensate sia faticoso tutto ciò? Con queste accortezze il giorno del matrimonio può essere davvero perfetto, così come gli scatti che ogni sposa a distanza di anni ama sfogliare.

Una consulente, in questo caso, facilita l’apprendimento di tali nozioni durante gli appuntamenti che precedono la data e in quel giorno sarà lì a guidare con discrezione la sposa.

Il lavoro sul corpo e sulla propria consapevolezza è un bagaglio che ogni donna porta con sé anche dopo il matrimonio e questo è il vero valore aggiunto.

Tamara effettua consulenze d’immagine e assistenza il giorno delle nozze in tutta Italia, anche in quelle regioni in cui non è presente questa figura.

Care spose, non perdete quest’occasione di perfezione, nel giorno più importante della vostra vita.

 

 

Roberta Torresan Wedding Planner & Designer