La scelta delle fedi nuziali tra moda e tradizione.
Parlando di fedi nuziali, vome molti di voi ben sanno, la scelta del dito non è casuale: come si legge in letteratura classica, dall’anulare sinistro parte una vena che arriva dritta al cuore.
E non dimentichiamo che il cerchio è il simbolo dell’unione perfetta, dove il sentimento fonde la coppia e il due diventa uno.
Quando si tratta di scegliere le fedi nuziali, entrano in gioco mode, tradizione e galateo, ma l’ultima parola spetta agli sposi. Vediamo allora di fare un po’ di ordine:
Fede classica: per i tradizionalisti che vogliono seguire le usanze fino all’ultimo dettaglio. È una fascetta mezzatonda con gli angoli smussati, alta 4 mm, con una grammatura tra i 3 e i 10 g e l’interno piatto.
Fede comoda: simile alla classica, ma con l’interno bombato e una sezione che va da 1 mm a 2 mm. L’altezza e la grammatura sono invariate rispetto alla fede classica.
Fede mantovana: nota anche col nome di fede larga, la mantovana è più alta rispetto alla fede classica: 6 mm, per una grammatura e uno spessore invariati.
Fede francesina: più discreta degli altri modelli, coi suoi 3 mm di altezza e una grammatura tra i 3 g e i 5 g. Interno rigorosamente piatto, anche in questo caso, per agevolare l’incisione.
Fede piatta: scelta minimal chic che rinuncia allo spessore tridimensionale.
Fede incrociata: fede a più cerchi, incrociati tra loro. Genericamente a questo modello si associa proprio la scelta di più metalli, per sottolinearne cromaticamente il design.
Fede bicolor: fede classica, comoda o mantovana, fusa con più metalli preziosi. Un unico cerchio ma con più metalli, di colori differenti.
Fede di brillanti: c’è chi riserva le pietre preziose all’anello di fidanzamento e chi non ci rinuncia nemmeno sulla vera. Una al centro o tutt’intorno all’anello, verso l’esterno, ma anche sui bordi o verso l’interno.
Anelli vintage: per la promessa d’amore, si può optare anche per anelli vintage, con o senza pietra, appartenuti a nonni, avi, genitori.
Dai modelli ai materiali. Ogni varietà d’oro è la benvenuta: l‘oro giallo è la scelta tradizionale, ma il ventaglio di possibilità spazia dal platino all’oro nero, senza esclusione di colpi. Le variazioni sul tema sono infinite ma ricordate che la fede non si toglie mai, quindi il metallo deve resistere negli anni, giorno e notte, d’estate e d’inverno.
Per quanto riguarda le incisioni all’interno, la tradizione suggerisce d’inserire i nomi dei due sposi e la data delle nozze, ma c’è anche chi preferisce personalizzarle con una frase che abbia un senso tutto speciali per i due sposi.
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Roberta Torresan Wedding Planner & Designer