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About: Roberta Torresan

Roberta Torresan wedding planner & designer. Organizzazione matrimoni esclusivi a Roma e in tutta Italia.

Recent Posts by Roberta Torresan

Colori Pantone 2021. Il mio primo incontro alle nozze di Vittorio e Valentina.

Colori Pantone 2021. Il mio primo incontro alle nozze di Vittorio e Valentina.

Illuminating e Ultimate gray sono i due colori pantone del 2021. Il mio incontro con questo virtuoso connubio è avvenuto in un matrimonio di qualche anno fa e oggi voglio raccontarvelo.

 

C’è una notizia che i creativi attendono più di ogni altra quando un anno sta per finire e uno nuovo ha inizio: la presentazione di Pantone del Color of the yearnovità che andrà ad ispirare il mondo della produzione e del design.

Illuminating e Ultimate Gray: sono questi i colori Pantone 2021.

” Il mix tra Ultimate Gray stabile nel tempo e il giallo brillante Illiminating esprime un messaggio di positività supportato da grande forza. Concreta e salda, ma allo stesso tempo calorosa e ottimistica, questa combinazione di colori ci trasmette un senso di resilienza e speranza. Abbiamo bisogno di sentirci incoraggiati e risollevati; è un qualcosa di essenziale per la mente umana“. (Leatrice Eiseman)

 

Il nostro primo incontro

Mi sono lasciata senz’altro coinvolgere dalla forza di questa combinazione, per certi versi estrema e sorprendentemente “pacifica” già al primo sguardo.

Ma non ne sono stata sorpresa: il mio primo incontro con questi colori è avvenuto in matrimonio di quasi quattro anni fa.

Vittorio & Valentina

Era il 2017, Vittorio e Valentina avevano deciso di giurarsi amore eterno tra le meraviglie di Roma. Una passione accomunava gli sposi, quella per il romanzo “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupéry.

Vittorio, in particolare, non si stancava di ripetere <<è il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante>>. Semplice, come l’amore.

Volevo esattamente questo, che ogni dettaglio raccontasse del loro amore con estrema semplicità. Niente di pomposo o ridondante.

É stato lì che ho deciso di affidarmi al giallo e al grigio, Illuminating e Ultimate gray.

Al giallo: potente, intenso, una giornata di sole, essenza dell’entusiasmo e della positività. Il colore che più di ogni altro mi ricordava il romanzo e i capelli del Piccolo Principe.

Al grigio: mite, equilibrato, ampio e idoneo ad accogliere i raggi del giallo.

 

Il ricevimento

Semplicità, dicevamo.

Ed eccoci, con composizioni floreali campestri che emergevano dalla tavola, delicata e importante.

E poi tantissime rose gialle realizzate a mano a chiudere sacchetti grigio perla che accompagnavano il romanzo personalizzato per gli ospiti.

 

 

L’essenziale non sempre è invisibile agli occhi, delle volte si vede bene e porta con sé i segni distintivi dell’eleganza e dell’amore.

 

Roberta Torresan Wedding Planner & Designer

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Giulia e Lorenzo: il mio matrimonio 2020

Giulia e Lorenzo: il mio matrimonio 2020

Nonostante le complicazioni dell’anno appena trascorso, a settembre insieme al mio team abbiamo realizzato il sogno di Giulia e Lorenzo. Voglio condividere con voi questo racconto che mi auguro sia di buon auspicio per il 2021.

Bologna, 5 settembre 2020. In effetti, all’inizio dell’autunno mancano almeno quindici giorni. Sui colli bolognesi, però, tira già un’aria decisa che sembra aver dimenticato la calura estiva.

Giulia e Lorenzo stanno per dire “sì” di fronte a parenti e amici.

È l’incipit perfetto di un perfetto real wedding. Tuttavia, questo evento è stato molto di più. Ha rappresentato una nuova primavera, un meritato inizio dopo il lockdown in cui i matrimoni, seppur per un breve lasso di tempo, sono tornati a esser considerati tali, partecipati e incantevoli, pur rispettando tutte le precauzioni imposte.

 

Lo abbiamo fatto solo perché c’era Roberta accanto a noi. Non abbiamo percepito la sensazione di dover restare seduti, i nostri colleghi ancora ci ringraziano: questo matrimonio è stata l’occasione di ritrovarsi in un contesto di festa […], è stato meglio di quello che ci aspettavamo”

 

Gli accorgimenti

Giulia e Lorenzo sono una delle tante coppie che quest’anno hanno rischiato di annullare il matrimonio o di rimandarlo al 2021. Ma di fronte alla fatidica scelta, hanno preferito affidarsi al destino e convolare a nozze subito.

Non è stato facile per loro posticipare il matrimonio a settembre e continuare a crederci, mentre i contagi tornavano a salire. Accanto a loro, però, c’ero io e sapevo che potevano fidarsi di me.

Il ricevimento non prevedeva il buffet, c’era il termoscanner, i tavoli distanziati, igienizzanti e mascherine: tutto era esattamente dove doveva essere, ma con una discrezione tale da permettere a sposi e invitati di vivere in maniera rilassata il matrimonio. E di questo Giulia e Lorenzo continuano ancora a ringraziarmi.

 

Lo stile

L’atmosfera regalata dal design dell’evento di certo ha favorito questo clima sereno.

Ho selezionato per le nozze di Giulia e Lorenzo una palette di colori caldi, in perfetta armonia con la location Villa Puglie, che richiamavano le sfumature della terra e annunciavano l’autunno.

L’allestimento ha incontrato i toni accesi del tramonto, risplendendo nei particolari oro delle sedie e della mise en place dove regnava un impeccabile equilibrio tra le ispirazioni romantiche dei fiori e gli incastri moderni di posate e candelabri.

Tutto in perfetto stile Torresan.

 

Roberta Torresan Wedding Planner & Designer

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Roberta Torresan per Westwing: ispirazioni per il ricevimento

Roberta Torresan per Westwing: ispirazioni per il ricevimento

Ricevimento sofisticato in un casale di campagna: le mie ispirazioni questa volta sono arrivate da Westwing, portale di arredamento e design, tesoro inestimabile per i creativi all’opera.

 

La scorsa estate, grazie all’impagabile aiuto del mio team e di professionisti del settore che non arretrano mai di fronte ai miei folli progetti, ho realizzato più di uno shooting.

L’intento che mi  accompagna in questi percorsi è sempre  quello di guardare al matrimonio, e dunque al ricevimento, in un’ottica innovativa, contemporanea, capace di accogliere design e tendenze.

 

Dopo il romantico shooting a Olevano Romano, palcoscenico di un wedding event intimo, vi conduco alla scoperta di un matrimonio nel casale. In stile Torresan, ça va sans dire.

 

 

Parola d’ordine: osare.

Per cominciare, ho rimodulato l’atmosfera della sua natura rustica e country, per inseguire l’idea di una campagna moderna, a tratti scultorea.

Le ispirazioni per questo ricevimento, per certi versi sopra le righe, sono giunte scorrendo le pagine di Westwing. La cura del dettaglio, rintracciabile nei singoli complementi che ho scelto di includere nell’ allestimento, è stata il mio spirito guida in tutta la fase di progettazione.

 

Pranzo di benvenuto

Ho scelto di enfatizzare questo momento, affidandomi al potere dei fiori. Li ho resi protagonisti attraverso vasi in ceramica decorata: l’esplosione di colore è stata, però, mitigata da piatti verde menta en pendant con i tovaglioli caratterizzati da una fantasia vagamente tropicale.

 

 

Il ricevimento

Aprite bene gli occhi e lasciatevi trasportare dal mood.

L’intero ricevimento è stato costruito intorno all’albero più importante nella tenuta, divenuto per me un punto di equilibro.

La mise en place, invece, si è sollevata da questo equilibrio, creandone di nuovi. È per questa ragione che le ho conferito due declinazioni:

  • una colorata e cerimoniosa: al centro della composizione ho unito il decoro blu dei piatti Old England, custodi degli antichi paesaggi Toile de Jouy, e una folta onda floreale che attraversa la tavola. L’incontro dei due colori ha creato intense vibrazioni, enfatizzate dalle trasparenze dei calici Grace e la luce naturale delle candele.

 

 

  • una rigorosa e affascinante: black is back! Qui il nero la fa da padrone e come sempre detta le regole dell’eleganza. L’anima apparentemente severa di questa apparecchiata si è lasciata scaldare dai riflessi dorati delle posate, dei calici e delle preziose scatole Tinka.

 

 

 

Per concludere ho aggiunto un ultimo tocco magico: la campagna si è illuminata delle luce emanata dai meravigliosi lampadari aggrappati al cielo.

 

 

Le ispirazioni, come è evidente, sono state infinite e nell’articolo ho riportato solo alcuni dei prodotti che ho utilizzato.

In collaborazione con Westwing, però, ho creato una selezione ad hoc di complementi perfetti per personalizzare i possibili angoli tematici del ricevimento: zona aperitivo, mise en place, sweet table.

Sono i particolari giusti a fare la differenza, a rendere un matrimonio unconvetional.

 

Lasciati ispirare dalla mia selezione e leggi il mio articolo su Westwing con i 4 consigli di un ricevimento perfetto.

 

westwing roberta torresan

 

 

Roberta Torresan Wedding Planner & Designer

 

 

 

Photo Credit: Roberto Marchionne

 

 

 

 

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Collezione Elisabetta Polignano 2021: elogio alla libertà

Collezione Elisabetta Polignano 2021: elogio alla libertà

Il 10 e l’11 ottobre Elisabetta Polignano è arrivata a Roma per il primo trunk show della collezione 2021. Insieme abbiamo accolto le future spose nell’atelier il Giardino Fiorito delle spose e con l’occasione ho realizzato un’intervista per voi.

 

È stato bellissimo ritrovarsi e sentire quanto il nostro settore sia vivo e ricco di bellezza da offrire!

Le vibrazioni sono state infinite. Ammirare la nuova collezione di Elisabetta Polignano, eccellenza del made in Italy, è stata come una ventata di freschezza e creatività.

Ho incontrato Elisabetta lo scorso 10 ottobre, nell’atelier romano Il Giardino Fiorito delle Spose di Livia dell’Orefice, in compagnia della bridal stylist Tamara d’Andria.

Dopo mesi passati a distanza, abbiamo scelto di accogliere insieme le bellissime spose del 2021 alla ricerca dell’abito perfetto. Con l’occasione, ho deciso di coinvolgere l’eclettica Elisabetta in un’intervista, per farmi raccontare direttamente da lei qualche curiosità sulla nuova collezione e un po’ di idee per il futuro.

Abbiamo parlato di donne, di libertà e made in Italy.

 

In una diretta fatta insieme lo scorso marzo, avevi già annunciato una collezione dedicata a una donna libera.

Eccola! Sono proprio io. Quando parlo di libertà parlo di me, quindi della libertà di essere se stessi e di scegliere l’abito che si ha voglia di indossare, senza dover rimanere nei canoni o lasciarsi condizionare dai social o da quello che c’è intorno. Libertà vuol dire guardarsi, sentirsi e vedersi belle. Scegliere ciò che abbiamo dentro.

 

A chi dedichi questa collezione?

Le mie muse ispiratrici sono le spose, quindi dedico sempre le mie collezioni a loro e alla loro personalità. Non ho come riferimento una figura astratta, al contrario sono figure concrete che vivo quotidianamente nel mio atelier a Oleggio. Quando disegno le mie collezioni penso al loro.

 

Clementide: abito romantico ampio e fluttuante

 

Una parola con cui definiresti questa nuova collezione, anche in relazione alla scelta dei materiali.

Leggerezza. Quando parlo di libertà parlo anche di leggerezza. Mi ispiro all’idea di una sposa “aerea” , mai pesante. Ho lavorato molto con il mikado nella linea Classic, ma in maniera leggera e destrutturata. Immagino una sposa che quando cammina sfiora il terreno, quasi sospesa come in un sogno. Questa è la sensazione che ho voluto dare.

 

Quest’anno molte spose sono state costrette a rinunciare al loro matrimonio a causa degli eventi che ci hanno colpito. Come pensi che tutto questo stia influendo sulla scelta dell’abito? Pensi che le spose ne acquisteranno uno nuovo?

Non c’è bisogno di cambiarlo. Io ribadisco sempre che l’abito da sposa viene scelto con il cuore, non esiste una vera e propria tendenza. Se l’abito è curato nei tessuti, nei particolari e ti ha fatto emozionare, non c’è assolutamente bisogno di cambiarlo. Bastano piccoli particolari per renderlo diverso, movimentato e trasformabile.

I miei abiti sono sempre trasformabili.

 

Penso che ogni avvenimento importante tenda a influenzare la sensibilità e la creatività di un artista. Ciò che abbiamo vissuto nei mesi passati, credi possa influire in qualche modo sulle tue prossime creazioni?

Quanto è accaduto mi ha fatto ulteriormente pensare alla mia creatività. Diciamo che si è sviluppata ancora di più. C’è questa voglia di creare cose nuove, diverse. Ho disegnato accessori molto belli per l’inverno, giacche, cappe, cappotti. Tutti elementi che rendono ancora più importante l’abito.

La creatività quindi è andata avanti, ma senza dubbio c’è bisogno di più concretezza: quest’anno le collezioni sono più rigorose. Troviamo, infatti, abiti più vendibili e meno “da sfilata”.

 

Siamo al primo trunk show della nuova collezione. Che sensazioni hai avuto dalle spose che hai incontrato.

La sensazione è stata molto bella. C’è una gran voglia di matrimonio, di unione, di stare insieme. Ho notato che le spose si lasciano consigliare dai professionisti. Vogliono sentirsi coccolate nella scelta di un abito speciale, sartoriale, realizzato con tessuti importanti, ricco di dettagli. Mi sono resa conto che prestavano molta attenzione a questi particolari, li notavano. È una cosa eccezionale riuscire a riconoscere un abito che veste la propria felicità.

LOTO: Abito morbido in cady

 

Anche io ho avuto modo di notare una maggiore attenzione verso i dettagli. È di certo una cosa positiva.

Sì. Infatti colgo l’occasione per dire a tutte le spose di toccare gli abiti, di sentirli per poter apprezzare davvero la struttura di un abito italiano, cucito e studiato in Italia.

ALDRIN: Abito ampio strutturato in mikado di seta soft.

 

In questo momento storico è molto importante dare spazio al Made in Italy che, altrimenti, rischia di subire una battuta d’arresto non indifferente.

Lo dico sempre. Puntiamo sul nostro mercato. Siamo geniali, abbiamo una fantasia notevole. Scegliamo un prodotto italiano: ha un valore aggiunto. L’abito viene fatto su misura, è unico e costruito sulla sposa. La mette al centro e  riesce a tirare fuori ciò che davvero ha dentro.

 

 

Roberta Torresan Wedding Planner & Designer

 

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Matrimoni e valorizzazione del territorio: lo shooting a Olevano Romano

Matrimoni e valorizzazione del territorio: lo shooting a Olevano Romano

Il mio racconto dei tre giorni di shooting a Olevano Romano, borgo immerso nella campagna romana e famoso per il suo Cesanese.

 

Negli ultimi mesi si è a lungo parlato di valorizzare l’Italia attraverso il turismo. Spinta da questo “invito” ho deciso di concentrare le mie energie in un progetto senza dubbio ambizioso, volto alla scoperta di piccoli borghi italiani lontani dai percorsi turistici, sfondo ideale per un matrimonio intimo e ricercato.

 

Alla scoperta dell’Italia nascosta: Olevano Romano

La scelta è caduta su Olevano Romano, città natale di Veronica Sterbini, mia preziosa ed entusiasta collaboratrice, fondamentale nella riuscita del progetto.

L’idea è stata quella di costruire un vero e proprio set capace di esaltare i punti di forza del luogo, le sue strutture architettoniche, le potenzialità, con l’obiettivo principale di incuriosire i turisti che desiderano conoscere il territorio.  Non solo loro, anche gli abitanti di città e regioni limitrofe che spesso finiscono per privilegiare altre mete. Più di ogni altra cosa, volevo trasformare il borgo nella perfetta destination wedding per coppie straniere che cercano e amano questo tipo di skyline.

 

Un progetto inclusivo per la comunità olevanese

Sono stati sostegno e collaborazione da parte della comunità a rendere possibile la concretizzazione dell’intero shooting.

In primo luogo è doveroso menzionare il Dr. Umberto Quaresima, sindaco del paese che ha permesso l’utilizzo degli spazi comunali e ha deciso di credere in questo progetto, e Benedetto Marcucci e i suoi fratelli, proprietari del Palazzo Colonna-Marcucci che hanno concesso il patrocinio non oneroso del palazzo.

Inoltre, sono state messe a disposizione dei fornitori partecipanti all’evento le casette del borgo, nelle quali  i produttori locali di vino e olio hanno disposto degustazioni autoctone durante i tre giorni di lavorazione.

Non potevamo chiedere di meglio!

Lo shooting

L’impegno profuso da parte mia e del team che mi ha supportato in questa avventura è stato il medesimo impiegato nella preparazione di un matrimonio. Nell’attenzione a ogni dettaglio.

 

La colazione

L’attico lucente del palazzo si è trasformato nel set della colazione perfetta. L’ispirazione, in questo caso, è stata affidata alle vibrazioni della tradizione. Nessun oggetto estraneo all’interno dell’allestimento, soltanto stoviglie e oggetti già presenti nel palazzo, ceramiche e prodotti gastronomici locali. Simple is beautiful!

 

La cerimonia

Ho immaginato la cerimonia all’interno del castello. Coprire anche solo un mattone di quelle pareti storiche sarebbe stato un sacrilegio. Ho preferito, quindi, segnare il percorso che porta al celebrante solo con un allestimento naturale capace di richiamare la flora tipica della zona. Essenziale ed elegante come un filo di perle.

 

 

Il ricevimento

Credo non ci sia nulla di più poetico di una tramonto che accoglie ospiti e sposi ai festeggiamenti.

Nella piazzetta, luogo caro agli olevanesi, abbiamo allestito i tavoli di un ricevimento intimo e ricercato, rubando i colori alla stessa palette del tramonto.

La mise en place ha, infatti, accolto i toni aranciati della terracotta, dei bicchieri e delle finiture copper dei tavoli, mentre le sedute azzurre hanno sorpreso il commensale con inaudita eleganza. Luci e grappoli d’uva, invece, tracciavano il perimetro del set.

 

Ripensare il territorio e il turismo attraverso il wedding business è possibile?

Direi proprio di sì!

 

 

Credit
Videostudio: Roberto Marchionne
Floral Designer: Simone Bianchini
Light Design: Claudio Berrettoni
MakeUp: Simone Amaro
Calligraphy: Riccardo Palazzi
Dolci: Pasticceria Dolci Tentazioni
Un ringraziamento speciale all’Amministrazione Comunale di Olevano Romano
.

 

 

Roberta Torresan Wedding Planner & Designer

 

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La Monteduccia, il perfetto contenitore di energia per il primo Meet up Prestige

La Monteduccia, il perfetto contenitore di energia per il primo Meet up Prestige

Ogni promessa è debito. L’atteso meet up dedicato agli iscritti del Wedding Planner Club Prestige è arrivato e ad accoglierlo è stata la dimora patronale La Monteduccia.

 

Come ricorderete, durante il lockdown ho deciso di profondere tutte le mie energie nella formazione. É nato così The Wedding Planner Club, un circuito dedicato ai wedding planner desiderosi di approfondire gli aspetti relativi al marketing e alla comunicazione, utili ad affrontare la nostra professione in un’ottica sempre più imprenditoriale.

I corsi suddivisi in tre fasce, propongono agli utenti un primo livello starter, il livello intermedio master e quello prestige.

Quest’ultimo non include soltanto tutti i corsi del club, ma riserva agli iscritti vantaggi esclusivi, tra i quali la partecipazione a meet up ristretti.

Ed eccoci qui, ho mantenuto la mia promessa. Eravamo lì, insieme carichi per il nostro primo incontro ed io emozionata per un nuovo traguardo raggiunto.

 

Energia&Sinergia

A rendere possibile la riuscita dell’intero evento è stata senz’altro la totale sinergia tra tutti i fornitori che hanno creduto sin dall’inizio in questo progetto, tanto quanto me.

La stessa attenzione e cura dei dettagli che ciascuno riserva per l’organizzazione di un matrimonio, è stata messa a disposizione del meet up.

Bagni in piscina, musica dal vivo, un cena accolta dalle prime luci del tramonto, danze liberatorie, chiacchiere tra vecchie amiche, ottimo cibo e una location mozzafiato sulle dolci colline marchigiane: sono stati questi gli elementi che hanno reso il nostro incontro una festa perfetta, in una notte di mezza estate.

 

Certamente merito della “padrona di casa” Eugenia Faini, wedding planner dell’Avverasogni che ha curato in modo ineccepibile l’organizzazione delle due giornate alla dimora La Monteduccia.

Dalla sinergia nasce inevitabilmente energia, che tutti noi abbiamo respirato e di cui abbiamo fatto scorta per affrontare la nuova annata lavorativa.

La

 

La Monteduccia

A fare da contenitore al nostro entusiasmo, desiderio di crescita e condivisione è stata la dimora La Monteduccia a Ostra Vetere, in provincia di Ancona.

Circondata dalla campagna marchigiana, la tenuta è un complesso colonico che oltre ad arricchirsi di meravigliosi spazi esterni, cela stanze affascinanti conservate grazie a una sapiente opera di restauro.

Scrivo, leggo, cancello e aggiusto e mi rendo conto che mai come questa volta la parola che più spesso ho sentito la necessità di utilizzare è perfetto (ma anche perfezione e perfettamente). Sì, perché ogni cosa era esattamente dove doveva essere, proprio come noi. Per cui a queste parole mi sento di abbinarne un’altra ancora più importante e densa di significato: insieme.

“Da soli possiamo fare così poco; insieme possiamo fare così tanto”.

(Helen Keller)

 

 

Fornitori che hanno preso parte al meet up:

L’Avverasogni : organizzazione
La Monteduccia: location
Claudio Berrettoni Wedding Light Designer : light designer
Vinci Wedding Photography: fotografi
Cuk Filmino: video
I Fiori di Ale: allestimento cena
BlackCat Manouche: intrattenimento musicale

 

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Alessandro&Fabio: natural wedding nel cuore della maremma laziale

Alessandro&Fabio: natural wedding nel cuore della maremma laziale

Cotone, fiori di campo e lavanda, comincia così il coronamento del sogno d’amore di Alessandro&Fabio.

 

Oggi ho deciso di portarvi in un luogo magico, non troppo lontano da Roma, ma apparentemente distante per le sue atmosfere.

Ci troviamo nella rigogliosa Tuscia, in provincia di Viterbo, zona ricca di abbazie, dove ogni scorcio  sembra rubato ai paesaggi della Provenza. Proprio qui, infatti, dall’inizio dell’estate fioriture di lavanda avvolgono la campagna che anticipa la maremma.

Questo fiore rustico e spontaneo è stato l’elemento chiave dell’intero progetto che ha reso il matrimonio di Alessandro&Fabio un sofisticato natural wedding.

 

Un’esperienza unica nella natura

Alessandro&Fabio hanno accolto i loro ospiti nella location La Piantata, ad Arlena di Castro, luogo di charme che sembra fiorire nei campi del viterbese.

Gli sposi si sono detti “sì” nell’area naturale della Suite Bleue, una delle due tree house presenti all’interno della tenuta, ospitata da oltre quindici anni sulla grande quercia. [A distanza di due anni del matrimonio continuo a pensare che non possa esistere una metafora così perfetta e fortunata dell’amore che diventa più forte attraverso le stagioni].

Del resto, come spesso ci capita di appurare (soprattutto) la location vuole la sua parte!

 

L’armonia degli elementi

Giunta lì ho attraversato la natura, portando nell’allestimento e nelle composizioni tutto ciò che realmente potesse rispecchiare l’ambiente semplice e spontaneo della campagna e che riuscisse a creare una convivenza ecologica tra ospiti e location.

Vi confesso che in una situazione simile imboccare l’invitante strada dello shabby chic sarebbe stata una scelta fin troppo didascalica, ma come sapete amo le sfide e ho quindi preferito personalizzare la giornata con un uno stile natural chic arricchito da elementi preziosi nei toni dell’argento.

Vi svelo, allora, gli ingredienti di un suggestivo natural wedding:

  • fiori di campo colorati e rigogliosi
  • runner di muschio, lungo i tavoli di legno, che solleticano l’olfatto
  • balle di fieno al posto delle sedute durante la cerimonia
  • fili di luce calda morbida come la lana che percorrono la distesa di ulivi
  • tessuti grezzi capaci di portarci in una favola campestre.

 

 

Ah, dimenticavo:

  • l’amore

Per il lavoro, per le piccole cose, per l’amore.

 

 

 

Photo credit: Gianni di Natale

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Punta Tragara. Reportage per un matrimonio esclusivo a Capri

Punta Tragara. Reportage per un matrimonio esclusivo a Capri

 

Un luogo dominato dalla storia e dipinto dai colori della terra e del mare. Punta Tragara è il perfetto punto di partenza per un matrimonio esclusivo a Capri.

 

Faraglioni, piazzetta, mare, blu.

Bastano queste parole per diventare protagonista di una cartolina caprese.

Una volta lì è altrettanto facile sentirsi fortunati per tutta la bellezza che ci è stata concessa.

Oggi proverò a raccontarvela attraverso un personale reportage di tre giorni vissuti a Capri, ospite nell’incantevole Boutique Hotel 5 stelle lusso Punta Tragara, in compagnia di Veronica e del fotografo Gianni di Natale che ha seguito il nostro soggiorno fin dall’arrivo sull’isola.

Capri, Capri, Capri
Pablo Neruda la definiva “Regina di Roccia”.

Alberto Savinio, invece, riconosceva Capri come uno dei punti magnetici dell’universo. In effetti non ha bisogno di presentazioni e di diritto rientra in quelle location da sogno che chiunque vorrebbe come sfondo del proprio matrimonio.

Per una coppia di sposi che non intende rinunciare a nulla, l’isola offre proposte e attrazioni uniche per gli ospiti, scorci inediti o semplicemente giornate di total relax vista mare, ricche di retaggi hollywoodiani.

Punta Tragara
L’Hotel 5 stelle Lusso Punta Tragara è un’oasi di rinnovata bellezza, levigata sulla roccia, con affaccio su Marina Piccola.

Io e Veronica siamo state invitate dai proprietari con i quali in passato avevamo avuto modo di collaborare per un evento. La permanenza si è rivelata un’esperienza totalizzante lontana dagli affanni e dal tran tran della vita quotidiana.

Non è un posto qualunque.

Questa è la sensazione che si percepisce appena si arriva lì, sulla terrazza panoramica color terracotta, quando ci si accomoda lungo la scalinata a bordo piscina che ricalca le curve della roccia.

Infatti, Punta Tragara è un luogo che appartiene alla storia e che ha visto il suo nome accanto a quello di Le Corbusier che ha descritto la villa come “una specie di fioritura architettonica, un’emanazione della roccia, una filiazione dell’isola, un fenomeno vegetale”.

Soggiorno extra-lusso.

L’hotel offre agli ospiti comfort top di gamma, dispone infatti di due piscine, una hair boutique e 250 mq di Spa. Ma il fiore all’occhiello sono le camere, di cui 14 junior suite e 6 superior: vere e proprie opere d’arte contemporanea, ricche di design, ma perfettamente inserite all’interno del contesto storico della struttura.

Il paradiso del palato
Gli amanti del buon cibo, ma soprattutto coloro che amano viverlo come un percorso di scoperta e riconoscimento, potrebbero desiderare di non andar più via da Punta Tragara.

Il soggiorno, infatti, diventa ancora più esclusivo nel ristorante Le Monzù, dove lo chef Luigi Lionetti strega i food lover da tutto il mondo con sapori mediterranei selezionati in base alla stagionalità.

Non finisce qui, il concierge di Punta Tragara sarà felice di prenotare una cena presso il Ristorante Mammà, 2 stelle
Michelin, a due passi dalla famosissima piazzetta.

Sono riuscita a dirvi tutto? Probabilmente no e sarebbe impossibile.

Lascio spazio quindi agli scatti di quei giorni che sanno essere più esaustivi nel raccontare la perfezione di quei luoghi e di Capri.

 

 

Roberta Torresan Wedding Planner & Designer

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Eleonora & Corrado: l’importanza della semplicità di un Matrimonio in Umbria

Eleonora & Corrado: l’importanza della semplicità di un Matrimonio in Umbria

Ripercorriamo le nozze di Eleonora & Corrado per scoprire insieme il fascino di un matrimonio in Umbria.

 

“Siamo partiti da un’idea e Roberta e con il suo stile inconfondibile l’ha realizzata fedelmente. La realtà ha poi superato ogni aspettativa. Il risultato è stato un matrimonio da favola che nella sua semplicità, eleganza e classe ci ha permesso di realizzare un sogno”.

 

 

Eleonora & Corrado hanno celebrato il loro matrimonio il 27 luglio del 2019, in un giornata in cui ci sembrava di essere inseguiti dalla pioggia. Esattamente un anno fa, in questi giorni, mi preparavo ad andare in scena per realizzare un nuovo sogno.

Per raccontarvi questo percorso comincerò soffermandomi su una parola in particolare tra quelle scritte da Eleonora: semplicità.

È un termine coinciso e allo stesso tempo intenso che altrettanto semplicemente descrive l’Umbria, una regione silenziosa, per alcuni aspetti selvaggia e con un’anima intima e medievale.

 

L’Abbazia di San Pietro in Valle

L’Abbazia di San Pietro in Valle, dimora di charme circondata dalla natura, ha ospitato l’intero evento a partire dalla cerimonia religiosa.

Semplicità, dicevamo. L’architettura romanica, tipicamente austera, caratteristica dell’intero complesso è rimasta sempre in primo piano e ogni spazio della struttura è diventato funzionale alle diverse fasi dei festeggiamenti.

 

matrimonio in umbria

 

Il rito religioso, infatti, ha avuto luogo nella chiesa dell’Abbazia che tuttora conserva affreschi e materiali architettonici di varie epoche.

Il chiostro

Se l’aperitivo ha trovato il suo naturale svolgimento nel giardino panoramico, il chiostro ha ospitato gli invitati per la cena.  Lunghi tavoli imperiali percorrevano l’antico portico ed erano contraddistinti da un allestimento essenziale, ma elegante per il suo equilibrio e la sua coerenza.

 

matrimonio in umbria

 

E poi i fiori…

Sì, proprio loro. Tanti, colorati e audaci, lì a intervallare il silenzio.

Dahlie carnose nei torni del burgundy e del pesca, rose e foglie alte, sinuose e ondeggianti hanno accompagnato Eleonora & Corrado passo dopo passo. Nel giardino, lungo la navata della chiesa, sui tavoli, intorno alla torta nuziale, avvolta da luci e calore.

 

matrimonio in umbria

 

“La semplicità non è una cosa semplice”.

 

Photo credit: Alessandro Mari

 

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Sextantio, l’albergo diffuso che ferma il tempo

Sextantio, l’albergo diffuso che ferma il tempo

Albergo diffuso, location unica, progetto di recupero, sono queste le tre anime di Sextantio, luogo immerso nella natura e nel silenzio.

 

Solo pochi giorni fa ho avuto il piacere di perdermi nella bellezza antica di Sextantio, albergo diffuso a Santo Stefano di Sessanio, in Abruzzo.

Santo Stefano di Sessanio è un piccolo comune con poco più di 100 abitanti. Dalle nostre città ci sembra quasi impossibile immaginare posti così. Eppure è proprio qui che si radica Sextantio, un luogo che ha saputo immobilizzare il tempo in ogni minimo dettaglio del presente.

Sextantio

 

Nulla è lasciato al caso

L’albergo diffuso all’interno del borgo nasce da un progetto di recupero e di trasmissione delle tradizioni del posto, possibile grazie a una ricerca etnografica in collaborazione con il Museo delle Genti d’Abruzzo.

Dopo essersi immersi in questa bolla, è semplice spogliarsi delle proprie abitudini metropolitane per lasciarsi stupire da una coperta tessuta a mano con il telaio, dai pavimenti irregolari, dalle piccole finestre che accolgono tenui fasci di luce, dal sapone artigianale all’olio d’oliva.

Qui, i servizi proposti si basano esclusivamente sulle consuetudini popolari e gli interni riproducono fotografie degli anni 20 attraverso l’utilizzo di materiali autoctoni. Tutto ciò che è estraneo o contemporaneo non ha il permesso di entrare, è tenuto volontariamente fuori dalla bolla.

Sextantio

 

Sextantio

 

La ricerca dei rituali

Le camere talvolta appaiono vagamente spartane e – perché no – austere, ma il calore che si percepisce è difficile da raccontare, tale è la sua intimità. La stessa sensazione, all’interno di Sextantio, tuttavia, capita di viverla anche visitando gli altri spazi della struttura. Come la tisaneria, il ristorante, il cantinone e la bottega.

È proprio qui che con somma attenzione vengono riprese alcune delle ritualità popolari .

Nella bottega, ad esempio, riproduzione dello spazio domestico vissuto dalla donna destinato alla tessitura, è possibile acquistare oggetti appartenenti alla cultura materiale. Il ristorante, invece, propone ricette della cucina tipica domestica, servite all’interno di stoviglie fatte a mano.

Non solo, la struttura offre ai suoi avventori una serie di attività per il tempo libero, per vivere in prima persona la tradizione: lezioni di panificazione, corsi di tessitura o di manifattura del sapone.

 

Sextantio

Sexatantio

 

Destination wedding

Dopo aver assaporato la bellezza semplice di Sextantio, ho immediatamente immaginato un matrimonio lì, intimo e completo, durante il quale tutti i presenti hanno la possibilità di vivere un’esperienza unica e singolare.

Santo Stefano di Sessanio, con il suo albergo diffuso sarà capace di lasciare sposi e ospiti a bocca aperta grazie alla sua unicità. Non trascurabile è il panorama mozzafiato, reso tale anche dalla vicinanza a Rocca Calascio, dove nei pressi del castello troviamo la Chiesa di Santa Maria della Pietà, un tempietto a pianta ottagonale.

 

Sextantio

 

Quello a Sextantio è un viaggio diverso, sincero, personale, attraverso il quale riconoscere il suono del nostro respiro, come è capitato a me.

 

Roberta Torresan Wedding Planner & Designer

 

 

 

 

 

 

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